La mia Virtus by Dan Peterson

La mia Virtus by Dan Peterson

autore:Dan Peterson [Peterson, Dan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Sports & Recreation, General, Basketball
ISBN: 9788833245126
Google: SfCTzwEACAAJ
editore: Minerva
pubblicato: 2022-06-15T09:34:38+00:00


25

John Fultz

John Fultz, un realizzatore incredibile, era alto solo 200 cm, ma prendeva pure i rimbalzi. Sapeva di essere un “terminale” del nostro attacco, ma era anche un buon passatore. Era un prodotto della Uri, University of Rhode Island. Ha giocato prima per l’Ignis Varese, come straniero di coppa. Poi alla Virtus per tre anni, 1971-74. L’avrei tenuto pure dopo, ma avevamo la possibilità di prendere un extra terrestre per il basket italiano, Tom McMillen. L’ho detto pure a John: «Se firmiamo con Tom McMillen, lui sarà nostro giocatore straniero. Se lui non firma con noi, vorrei che tu rimanessi». Ero molto affezionato a John e lo stimavo come giocatore.

Sia chiaro, l’inizio non è stato facile, perché John non aveva grande disciplina professionale. Anzi, a novembre, quando siamo 0-3 in Serie A, dobbiamo giocare a Livorno, partita secca in Coppa Italia per accedere a uno dei quadrangolari della fase successiva; la prima di ognuno dei quattro gironi sarebbe andata alla Final Four della Coppa Italia a fine stagione. Il pullman doveva partire dal Palazzo dello Sport alle ore 14:00. Tutti a bordo meno… John Fultz. L’autista mi chiede cosa voglio fare. Dico: «Aspettiamo». Alle 14:20 arriva John, tutto di fretta: «Coach, mi scusi. Ho avuto un contrattempo». Dico all’autista: «Ok, andiamo».

Certamente, la squadra pensa: “Oh, certe regole per noi nove italiani, altre regole per l’unico americano”. Non dico nulla. Spogliatoio, prima della partita. Dico: «Marcature. Oh, Fultz! Quanti minuti eri in ritardo per il pullman? Venti minuti? Bene, un tempo dura proprio venti minuti. Adesso aspetterai tu venti minuti in panchina. Giocheremo il primo tempo senza di te». Lui non batte ciglio. La squadra risponde in campo e gioca benissimo senza Fultz. Poi, lui gioca gli altri venti minuti e vinciamo, 72-58. Vinciamo anche il quadrangolare con Pesaro, Roma e Cantù per andare avanti alla Final Four. Un passo importantissimo.

Durante l’anno, l’avvocato Porelli aveva staccato una multa a John da 500 dollari, una fortuna ai tempi. John mi aveva pregato di chiedere a Porelli come li poteva recuperare. Era come andare contro un lanciafiamme! Porelli mi disse: «MAI! HAI CAPITO? MAI! LI DEVE SCORDARE! ANCHE TU LI DEVI SCORDARE! PER SEMPRE! CAPITO!?». Poi, a fine stagione (era prima dei playoff) avevamo la Final Four della Coppa Italia. Fultz mi chiese: «Coach, se vinciamo la Coppa Italia, l’avvocato potrebbe darmi indietro quei 500 dollari?». Ci riprovo con Porelli. Stessa musica: «MAI! E NON CHIEDERMELO PIÙ!» Avevo avuto la mia risposta.

Però Porelli voleva vincere. Mi disse: «Va bene. Se vinciamo la Coppa Italia, Fultz riavrà i suoi 500 dollari». Trasmetto questo messaggio a John. Ai tempi non assegnavano un premio Mvp per la Coppa Italia ma, senza dubbio, lui era l’Mvp. Venerdì, contro Saclà Asti, che abbiamo vinto per 79-73, John realizza 28 punti e 11 rimbalzi. Sabato, contro la Snaidero Udine, vinta per 90-74, il bottino è di 29 punti e 12 rimbalzi. Alla fine gli dico: «John, sei stato grande». John: «Coach, quando posso prendere i 500 dollari?». Io: «Domani». Poi dico a Porelli, con un sorriso, «Perché non dargli altri 500 dollari per l’Mvp?».



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